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Corviale e Tor Bella Monaca

Il progetto Territori a Disoccupazione Zero si sviluppa nei quartieri di Corviale e Tor Bella Monaca, due realtà nate nell’ambito del I PEEP (Piano per l’Edilizia Economica e Popolare) di Roma, approvato nel 1964. Questo piano, concepito per rispondere alla crescente domanda abitativa della Capitale, ha dato vita a interventi urbanistici di grande impatto, progettati secondo i principi dell’architettura moderna.

Corviale, con il suo imponente edificio lineare lungo quasi un chilometro, e Tor Bella Monaca, caratterizzata dalle sue torri e dagli ampi spazi aperti, rappresentano esempi emblematici della sperimentazione architettonica e urbanistica del periodo. Tuttavia, negli anni, entrambe le aree hanno vissuto situazioni di disagio sociale e degrado infrastrutturale che hanno richiesto interventi mirati di rigenerazione urbana e inclusione sociale.

Corviale: La città lineare

Il complesso del Corviale, lungo quasi un chilometro, è un simbolo dell’architettura moderna. Nato come parte del Piano di Zona n. 61, il progetto prevedeva 220.580 mq di spazi residenziali e una forte integrazione tra verde, servizi e residenze

Trasformazioni attuali

Attraverso il PNRR e il PUI, Corviale è oggi al centro di un importante piano di rigenerazione che mira a:

Il Centro Civico Nicoletta Campanella, già un punto di riferimento per il quartiere, è oggetto di un intervento di valorizzazione che ne amplia le funzioni e ne modernizza gli spazi. Attualmente ospita:

  • Biblioteca Renato Nicolini, cuore culturale del quartiere.
  • Centro di Formazione Professionale e Centro per l’Impiego, che supportano la formazione e l’inserimento lavorativo dei giovani.
  • Centro Orientamento Lavoro e Banca del Tempo, servizi fondamentali per la coesione sociale.

Con i nuovi interventi, il Centro accoglierà:

  • Spazi di co-working per favorire l’occupazione giovanile.
  • Sale per studio individuale e attività collaborative.
  • Incubatore d’impresa INCIPIT, un polo di innovazione che promuove l’economia sociale e la creazione di start-up.

Queste iniziative puntano a trasformare il centro in un hub culturale e lavorativo, rafforzando il senso di comunità e fornendo risposte concrete ai bisogni locali.

Il progetto prevede la creazione di due grandi aree verdi, denominate Parco Est e Parco Ovest, che ricopriranno i fronti principali dell’edificio di Corviale:

  • Parco Est: Pensato per dialogare con il lato urbano del quartiere, include:
    • Percorsi ciclopedonali e spazi sportivi.
    • Zone di aggregazione attrezzate, come aree giochi e piazze verdi.
  • Parco Ovest: Progettato per collegarsi con la Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi, valorizzando il rapporto tra città e campagna. Questo parco sarà un tassello importante per la creazione di un mosaico continuo di aree pubbliche fruibili che si estendono fino alla piana della Magliana.

Entrambi i parchi saranno realizzati con criteri di sostenibilità ambientale, comprendendo interventi di:

  • Bonifica dei terreni.
  • Nuove piantumazioni arboree per arricchire la biodiversità locale.
  • Progettazione paesaggistica che integra natura e urbanizzazione.

Uno degli obiettivi prioritari del piano è l’eliminazione delle barriere architettoniche e visive, con interventi mirati a rendere Corviale un quartiere inclusivo e accessibile a tutti. Le azioni principali includono:

  • Ridisegno dei percorsi pedonali e ciclopedonali, garantendo la continuità tra le aree residenziali e i nuovi spazi verdi.
  • Abbattimento delle barriere architettoniche nelle principali piazze e nei luoghi di incontro, come la Piazzetta delle Arti e dell’Artigianato.
  • Ristrutturazione degli edifici e dei servizi pubblici, con l’introduzione di rampe, ascensori e segnaletica inclusiva per persone con disabilità.
  • Apertura degli spazi chiusi da recinzioni metalliche, per migliorare la sicurezza e la visibilità delle aree pubbliche.

Tor Bella Monaca: Storia e Futuro

Tor Bella Monaca, progettata negli anni ‘80 come parte del Piano di Zona n. 22, rappresenta uno dei quartieri più iconici e controversi di Roma. Il suo assetto urbano, caratterizzato da torri di grande altezza e “stecche” orizzontali, era inizialmente concepito per favorire una forte socialità attraverso ampi spazi aperti. Tuttavia, nel tempo, il quartiere è divenuto simbolo di marginalità sociale e degrado urbanistico.

Trasformazioni attuali

Grazie ai finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del PinQuA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), Tor Bella Monaca sta beneficiando di interventi mirati che interessano tre ambiti principali:

  • Il comparto R5, uno dei nuclei centrali del quartiere, è al centro di un progetto di riqualificazione edilizia volto a:
    • Ridurre il consumo energetico tramite l’isolamento termico e la sostituzione degli infissi.
    • Installare impianti fotovoltaici per le aree comuni e i servizi pubblici.
    • Migliorare la sicurezza strutturale degli edifici.
  • Impatto atteso:
    • Taglio delle spese energetiche per i residenti.
    • Miglioramento delle condizioni di comfort abitativo.
    • Riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi di sostenibilità.

 

    • La creazione di una rete di percorsi ciclopedonali mira a:
      • Connettere le aree residenziali del quartiere con i principali servizi e spazi pubblici.
      • Promuovere una mobilità sostenibile e sicura per tutte le fasce d’età, incluse persone con disabilità.
      • Integrare Tor Bella Monaca con il resto della città attraverso percorsi che favoriscano l’uso di mezzi pubblici e biciclette.
    • Dettagli del progetto:
      • Realizzazione di passerelle pedonali illuminate.
      • Aree verdi lungo i percorsi per favorire soste e aggregazione.
  • Obiettivi:
    • Rinnovare i luoghi di incontro già esistenti, come le piazze e i centri culturali.
    • Creare nuovi hub per attività culturali, educative e sportive.
  • Progetti principali:
    • Museo delle Periferie: Un’innovativa struttura culturale dedicata alla valorizzazione delle identità periferiche attraverso mostre, laboratori e attività artistiche.
    • Spazi per attività ricreative: Aree dedicate a eventi comunitari, laboratori per giovani e corsi di formazione.
  • Impatto atteso:
    • Incremento dell’attrattività del quartiere come polo culturale.
    • Maggior coinvolgimento della popolazione locale, in particolare giovani e famiglie.

Rigenerazione Urbana in Numeri

I numeri di

ettari di territorio interessati.
0
mq di verde pubblico rigenerato.
0
milioni di euro di investimenti totali.
0

I numeri di

mq di aree interessate dal PUI
0
mq di verde pubblico rigenerato.
0
milioni di euro di investimenti complessivi.
0